La sfuriata di Serena Williams nella semifinale dell’Us Open disputata contro la belga Kim Clijsters che le è costato l’accesso al match finale del torneo sta facendo il giro del mondo. La partita della Williams si è infatti conclusa sul punteggio di 5-6, 15-30 nel secondo set dopo che ha ‘minacciato’ il giudice di linea, prima agitandole contro una palla, e poi la racchetta. “Se potessi prenderei questa te la farei ingoiare”, ha urlato la tennista statunitense davanti ad un pubblico sbalordito ed al giudice evidentemente spaventato che non ci ha pensato su due volte, ed è fuggita verso il giudice di sedia. Intanto è accorso anche il capo arbitro del torneo, Brian Earley.
Insieme hanno deciso, nonostante le suppliche della fuoriclasse americana, di assegnarle un punto di penalità che le è costata la sconfitta. Forse le rimostranze della Williams sono state esagerate ma si deve ammettere che il fallo piede sulla seconda di servizio chiamato dal giudice di linea era a dir poco dubbio. Ed in un momento della gara tanto cruciale, una decisione arbitrale quantomeno controversa, può portare a degli effetti nefasti, come in effetti è poi accaduto.
Kim Clijsters, approdata in finale, si è poi aggiudicata il torneo battendo la giovane rivelazione danese Caroline Wozniacki ed è diventata la prima tennista ad aver vinto uno slam dopo essere stata invitata dagli organizzatori con la famosa wild card. Prestazione ancora più eccezionale se si pensa che la Clijsters era lontana dai campi di gioco da due anni, tempo che ha considerato necessario per crearsi una famiglia e diventare mamma.