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I calendari con le foto degli sportivi nudi

di luca.fotia 20 ottobre 2008

Chissà se i baldi giovanotti della sportiva amatori calcio del Feletto, deliziosa frazioncina del comune di Tavagnacco (Udine), accampano pretese per la riscossione dei diritti d’autore.

In principio furono loro. I precursori del calendario fotografico del nudo sportivo. Esattamente dieci anni fa i “Full Monty” friulani lanciavano uno dei primissimi calendari che abbinano a ciascun mese le beltà di un atleta. Gioielli di famiglia rigorosamente coperti da questo o quell’arnese (in senso strettissimo, va da sé). E, ricalcando la storia del celebre film ambientato in Gran Bretagna, anche i ragazzoni (tra i 35 e i 48 anni) di Tavagnacco decisero di intraprendere la strada dello scatto senza pudore per motivi di bolletta. Avevano da mandare avanti la baracca dell’amatori calcio.

Da allora, in una decade, gli sportivi hanno finito per sostituire nelle cabine dei tir le gloriose maggiorate degli anni Ottanta. L’ultima categoria immortalata in ordine di tempo è quella delle alpiniste. Stone nudes (che ripropone il prodotto dopo il successo dello scorso anno) è un concentrato di muscoli tesi e rocce. Tutto in bianco e nero. Molto concesso all’arte, poco alla sensualità.

Una rarità. In precedenza la bilancia pesava più dall’altro piatto. Dalla nuotatrice americana Amanda Bear che si è concessa a Playboy alla pattinatrice tedesca Katarina Witt che sempre per la rivista del coniglietto realizzò un servizio bollente. Dalla cestista australiana Lauren Jackson finita in copertina sempre su Playboy all’Nba Dennis Rodman.

Agli inizi del 2000 è stato Fabio Cannavaro, capitano degli Azzurri 2006, a farsi stampare come mamma l’ha fatto su un calendario, seguito a ruota (è il caso di dirlo) dal ciclista Mario Cipollini. Nel 2003 i giocatori della serie A di calcio australiana mandavano in visibilio la comunità gay. Anche l’atletica non è rimasta immune dal fenomeno. Senza veli si sono fatti fotografare Tatiana Grigorieva, saltatrice in alto, eletta la più bella donna delle Olimpiadi 2000; Amy Acuff, stessa disciplina, finita su Playboy ed Esquire; perfino il figlio del vento, Carl Lewis, ha fatto sospirare migliaia di donne dall’alto di quadretti devotamente esposti.

Nel 2003 il settimanale Donna moderna ha scelto come modelli per il suo calendario 14 fuoriclasse dello sport italiano: dal canoista Antonio Rossi al calciatore ed ex marito di Simona Ventura, Stefano Bettarini, dal motociclista Marco Melandri allo sciatore Christian Ghedina. Nel 2002 era stata più esuberante proponendo un Carlton Myers very very hot. E anche se il ricavato è andato a fini benefici a Emergency, il mezzo è stato sempre lo stesso. Pettorali, seni e palloni. Il successo è assicurato.

Come nei giorni scorsi hanno sperimentato i gettonatissimi (soprattutto da Gay.tv, ma non solo…) rugbysti della nazionale francese comparsi in statuarie immagini nel calendario “Les dieux du stade“, come raccontato anche dal blog Fanzinarte.com. O come hanno potuto appurare gli sportivi spagnoli impegnati a Pechino 2008, nudi per Interviù.

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