Il 2012 è alle porte e la battaglia a colpi di calendario è iniziata. Calendari rugbistici ovviamente. Qui di seguito ecco due copertine: una è un classico, l’altra una novità. Ma attenzione: non bisogna lasciarsi influenzare dal primo impatto. Innanzitutto perchè l’abito non fa il monaco (e non è tutto oro quel che luccica!) e in secondo luogo, spesso, un dono presentato sobriamente a volte si rivela un graditissimo regalo.
Puntuale come un orologio svizzero, per la gioia di occhi femminili e non – sempre di occhi si tratta – è uscito il calendario dei Dieux du Stade: un classico ormai. Ebbene sì, la volpe perde il pelo ma non il vizio; in questo caso lo Stade Français ha perso Guazzini, ma i “Dieux du Stade” resistono alle tempeste più dure tenendo fede alla loro fama di dei. Purtroppo però i manager della squadra parigina non hanno perso la voglia di cimentarsi in performace che poco hanno di rugbistico e che sono a tutti gli effetti un trionfo del kitsch.
Queste iniziative avrebbero l’intenzione di attirare il pubblico femminile negli stadi, ma, a parte il fatto che le donne vanno a vedere le partite di rugby di loro spontanea volontà, a parer mio suscitano sbigottimento e risate. Povero diavolo, così conciato ed esposto al pubblico ludibrio! Questa è solo la punta dell’iceberg, lo Stade Français è solito a simili show, basti ricordare lo spettacolino di circa un anno fa in occasione della partita di Top 14 2010-2011 Stade Français vs Tolone.
Chiusa questa piccola parentesi, torno all’argomento in oggetto: i calendari. Il “Dieux du Stade 2012” offre ancora una volta sofisticate pagine satinate, foto color seppia, sapienti scatti fotografici che ricordano tanto il film “300”, fisici statuari che poco hanno di terreno; talmente belli che viene voglia di dare delle testate ai muri, uomini che non sembrano reali, non a caso chiamati “Dieux”. Se confrontiamo gli atleti che appaiono sul calendario con i loro “se stessi” così come siamo soliti vederli nella realtà, salta subito all’occhio quanto siano diversi; per l’amor del cielo, sempre belli sì, ma ben più normali e con qualche diffettuccio umano. Il ritocco c’è ed è evidente.
Per rompere la noia di tanta artificiosità, il Petrarca Rugby offre una versione molto più umana e veritiera: un calendario che si aggiudica, a parer mio, il titolo di “miglior calendario 2012”. In occasione della campagna “Movember” il fotografo Corrado Villarà ha riunito i 15 giocatori del Petrarca Rugby per immortalarli in versione Movember con i moustaches : baffi di tutte le fogge che i giocatori si fanno crescere in occasione della campagna di sensibilizzazione per sostenere la ricerca sul cancro alla prostata e su altre patologie maschili.
Non c’è che dire, accattivanti baffi su splendidi rugbisti: una miscela esplosiva. Semplicemente fantastici! Guardare per credere e attente alle coronarie.
Altro che Dieux du Stade! I “Dieux de Noatri” gli fanno – è il caso di dirlo – un baffo! Ironici, divertenti, per niente sofisticati, un po’ ruspanti e proprio per questo veri! Smorfie, risate, muscoli senza ritocco e qualche pancetta, pose impacciate e comiche: una ricetta perfetta per un risultato ricco di bellezza e simpatia. Il calendario è acquistabile dal 12 dicembre: si fa beneficienza e ci si risolleva il morale… il ché non è poco.
Chi vince questo match Italia- Francia? Senza ombra di dubbio, ancora una volta i nostri splendidi e spontanei ragazzi. E a pieni voti, per giunta.