Un terribile incidente sulla tangenziale di Voghera ha stroncato la vita del grande campione del pugilato Giovanni Parisi. Le cause dell’incidente non sono ancora state chiarite. Parisi, 42 anni, nato a Vibo Valentia ma residente in provincia di Pavia da molti anni, è morto sul colpo. Era entrato nella storia del pugilato per la grande impresa alla finale olimpica di Seul ’88 quando, in appena 1’41”, aveva messo al tappeto il super favorito Daniel Dumitrescu.
Tante sono le imprese che l’hanno fatto diventare uno dei boxer più amati del pugilato italiano, oltre all’oro olimpico. Dopo la vittoria, infatti, Parisi, era diventato professionista e aveva vinto due mondiali in due differenti categorie (leggeri e superleggeri) eguagliando così il grande Nino Benvenuti. L’ex campione olimpico aveva poi combattuto sette volte per la corona Wbo. Solo la sconfitta contro il portoricano Carlos Santos gli aveva impedito di conquistare il terzo titolo mondiale e la corona iridata dei pesi welters Wbo. L’ultimo tentativo l’aveva fatto nel 2006, quando a 39 anni, aveva sfidato a Milano il francese Frederic Klose per il titolo europeo dei pesi welter. La sonora sconfitta l’aveva convinto ad appendere i guantoni ai chiodi.
L’ultima apparizione durante la riunione per la conquista del Mondiale di Giacobbe Fragomeni dove, salito sul ring, aveva ricevuto una vera e propria ovazione da parte del pubblico che non l’ha mai dimenticato. E come si fa a dimenticare un pugile della sua caratura? Soprannominato da sempre Flash per la velocità dei suoi colpi, Parisi su 47 incontri disputati ne ha vinti 41, 29 dei quali per ko. Un grande campione che rimarrà nel cuore di tutti gli appassionati.